GUARDA PIÚ FORTE*

Il titolo, giocato sull’apparente contraddizione di un’azione impossibile, è un invito a guardare oltre il visibile, a coltivare la curiosità che proviamo incontrando chi vive una condizione particolare, senza fermarci all’iniziale disorientamento e a quel che pensiamo di sapere già su tale condizione.

E’ l’invito che mi è stato rivolto dai ragazzi ritratti anche in queste foto, le cui testimonianze, a tratti ironiche, a tratti dolorose, mi hanno parlato della stanchezza verso i tanti luoghi comuni associati all’albinismo (“ma quindi voi albini non potete andare al mare?”, “ma porti gli occhiali anche di notte?”, “è vero che avete gli occhi rossi come i gatti?”, “ma venite tutti dalla Svezia?”) e verso la percezione che facilmente gli altri hanno dei limiti che ne derivano.

Quando nel marzo 2018 Albinit mi ha proposto di realizzare una nuova edizione del suo calendario non sapevo esattamente come avrei sviluppato il progetto, ma mi incuriosiva sapere cosa avrei visto dei ragazzi se avessi spento i riflettori sull’elemento che da sempre connota l’albinismo, il colore della loro pelle; il risultato ha superato di gran lunga le mie aspettative e ritrarli a quel punto è stato non solo una scoperta ma un privilegio, perché andando oltre (o dentro) il bianco mi sono resa conto di vedere qualcosa dei ragazzi che in genere non si coglie.

Nel dialogo con le tinte forti dei fondali il bianco si è aperto, scomposto, e le emozioni associate ai blu, ai verdi,  agli arancioni, ai gialli e ai rossi, si sono liberate e hanno preso voce; ne esce disvelata la bellezza di una generazione che ha saputo volgere i propri limiti in risorse e che non tanto nel bianco, quanto nella consapevolezza e nella forza dettate dalla propria condizione, ha trovato il principale elemento di distinzione.

*titolo del progetto sfociato nelle edizioni 2019, 2020 del Calendario di Albinit, Associazione albini italiani.

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