I giocattoli dei bambini sono forse l’ultima zona franca rispetto all’impatto di lungo periodo che il Covid ha avuto sul quotidiano di tutti noi; al di fuori dei giocattoli non c’è ambito che la pandemia non abbia condizionato e ridefinito in funzione di logiche di sicurezza e prevenzione.
Nonostante questa sua attuale estraneità ai risvolti pandemici, il giocattolo – in questo caso i personaggi e le ambientazioni Playmobil, associato a un elemento divenuto cruciale nella logica della sicurezza, il plexiglas, ben si presta a fare da metafora del tutto, e, sia pur provocatoriamente, evidenzia in termini quasi brutali l’impatto, divisivo e anestetizzante, che il Covid ha avuto sulla nostra socialità. A partire proprio da quella dimensione, quella dell’infanzia, che più si vorrebbe preservare dai fantasmi e dalle conseguenze che la pandemia si porta appresso, e che invece più di tante altre sembra avere pagato un costo altissimo.
*il progetto è stato realizzato nell’agosto 2021 per la Fondazione Plana nell’ambito dell’esposizione collettiva a tema ‘I segni del Covid’ e mutua il titolo dallo slogan di una nota azienda produttrice di giocattoli.